Psicoterapia: come scegliere l’approccio più adatto tra integrato, psicoanalitico e prescrittivo

In queste settimane confrontandomi con alcuni amici mi è parso che spesso per i non addetti ai lavori di psicologia è davvero intricata la questione degli approcci in psicoterapia. Per alcuni è assolutamente prioritario che in terapia si ricevi un approccio più prescrittivo mentre per altri è fondamentale l’ascolto e la relazione. L’intendo di questo articolo mira a far comprendere che la psicoterapia è un percorso unico e personale, pensato per aiutare a esplorare e superare le difficoltà emotive, relazionali o comportamentali. Esistono diversi approcci terapeutici, ciascuno con caratteristiche e obiettivi specifici. Tra i più utilizzati troviamo la psicoterapia psicoanalitica, l’approccio prescrittivo e strategico e quello integrato, che combina elementi dei primi due. quindi l’invito è di esplorare le differenze tra questi modelli, i loro punti di forza e per chi sono più indicati.

Psicoterapia psicoanalitica: andare a fondo per comprendere

La psicoterapia psicoanalitica si basa sull’esplorazione del mondo interiore e dei processi inconsci che influenzano pensieri, emozioni e comportamenti. Questo approccio, nato con Freud e sviluppato in molte varianti, si concentra sul significato profondo del disagio e sulla comprensione delle relazioni passate che modellano il presente.
• Come funziona: Il terapeuta aiuta il paziente a esplorare emozioni, sogni, ricordi e vissuti, favorendo una maggiore consapevolezza di sé.
• A chi è adatta: A chi desidera comprendere il “perché” del proprio malessere e lavorare in profondità sui meccanismi alla base delle difficoltà.
• Punti di forza: Promuove cambiamenti duraturi, migliorando la capacità di affrontare le sfide future grazie a una maggiore conoscenza di sé.
• Limiti: Può richiedere più tempo rispetto ad altri approcci, e non sempre offre soluzioni pratiche immediate per problemi specifici.

Fonti: Shedler (2010), “The Efficacy of Psychodynamic Psychotherapy”

https://www.apa.org/pubs/journals/releases/amp-65-2-98.pdf

Psicoterapia prescrittiva: strategie per il cambiamento concreto

L’approccio prescrittivo, spesso associato alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è orientato all’azione e alla risoluzione pratica di problemi specifici. Qui il terapeuta non si limita ad ascoltare, ma fornisce strumenti concreti e strategie da applicare nella quotidianità.
• Come funziona: Si lavora su comportamenti e pensieri disfunzionali attraverso tecniche specifiche, come il problem solving, l’esposizione graduale o il training di abilità.
• A chi è adatta: A chi cerca soluzioni rapide e concrete per difficoltà specifiche come ansia, fobie, stress o problemi comportamentali.
• Punti di forza: Offre sollievo immediato e strumenti pratici per affrontare problemi quotidiani.
• Limiti: Non sempre esplora le cause profonde del disagio, e i risultati potrebbero essere meno duraturi senza un lavoro più profondo.

Fonti: Beck (1976), “Cognitive Therapy and the Emotional Disorders”

https://psycnet.apa.org/record/1976-28303-000

Hofmann et al. (2012), “The Efficacy of Cognitive Behavioral Therapy” https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3584580/

Psicoterapia integrata: unire il meglio di due mondi

L’approccio integrato combina la profondità della psicoanalisi con la concretezza della terapia prescrittiva. Il terapeuta adatta il metodo alle esigenze della persona, offrendo sia strategie pratiche che spazi di introspezione per comprendere il significato delle difficoltà.
• Come funziona: Alterna momenti di lavoro pratico e strategie immediate con un’esplorazione più profonda dei vissuti emotivi.
• A chi è adatta: A chi desidera un percorso personalizzato, che risponda sia al bisogno di comprendere il proprio malessere, sia all’urgenza di trovare sollievo concreto.
• Punti di forza: Flessibilità, personalizzazione e capacità di adattarsi alle diverse fasi del percorso terapeutico.
• Limiti: Richiede un terapeuta con formazione multidisciplinare e capacità di integrare metodi diversi in modo equilibrato.

Fonti: https://www.researchgate.net/publication/232527107_The_future_of_psychotherapy_integration

Quale approccio scegliere?

La scelta dell’approccio dipende dai tuoi bisogni, dalle tue aspettative e dalla natura delle difficoltà che stai affrontando:
• Se cerchi cambiamenti pratici e rapidi, l’approccio prescrittivo potrebbe essere ideale.
• Se vuoi lavorare sulle radici profonde del tuo disagio, la psicoterapia psicoanalitica è un’opzione valida.
• Se desideri un percorso equilibrato, che combini strategia e introspezione, la psicoterapia integrata potrebbe essere la scelta migliore.

Conclusione

Non esiste un approccio “migliore” in assoluto, ma quello più adatto a te e alla tua storia. Il terapeuta ha il compito di guidarti nella scelta, offrendo uno spazio di ascolto e accoglienza dove le tue esigenze siano sempre al centro.